• Palpitazioni/tachicardia
  • Paura di perdere il controllo o di impazzire
  • Tremori
  • Sudorazione
  • Sensazione di soffocamento
  • Dolore o fastidio al petto
  • Derealizzazione e depersonalizzazione
  • Brividi
  • Vampate di calore
  • Parestesie (sensazioni di intorpidimento o formicolio)
  • Nausea o disturbi addominali

Li avete riconosciuti?

Sono i sintomi dell’attacco di panico.

L’attacco di panico è a tutti gli effetti un episodio di intensa paura ed ansia. Arriva improvvisamente, irrompe prepotentemente nella vita di chi lo sperimenta. Produce una sensazione di smarrimento, di distacco dalla realtà.

Nonostante i sintomi corporei siano piuttosto forti, non è pericoloso per la vita, ma la sua imprevedibilità porta inevitabilmente alla paura che possa presentarsi nuovamente.

Qual è la funzione dell’attacco di panico? Perché arriva in un certo momento della vita?

Prima di rispondere a queste domande facciamo un salto nella mitologia greca.

La parola panico deriva dal greco: panikos, derivata a sua volta dal nome del Dio Pan.

Pan è una divinità per metà uomo e per metà capra figlio di Hermes e della ninfa Driope.
Proprio per il suo aspetto deforme, venne abbandonato subito dopo la nascita e ospitato sull’Olimpo da Dioniso. Pan però era un solitario così andò a vivere nei boschi.
Era il terrore delle ninfe e dei viandanti, infatti si divertiva a spaventarli facendo capolino tra gli alberi o lanciando fortissimi urli. Ciò che lo collega al panico però è un evento particolare.
Un giorno Pan durante il suo riposo venne improvvisamente svegliato da un pastorello che si era smarrito. Si svegliò di colpo e spaventato iniziò ad urlare. Il pastorello spaventato iniziò a gridare a sua volta.

È proprio da questo suo comportamento che deriva l’accezione di “panico”: una paura improvvisa e incontrollata le cui cause sono del tutto ignote. Paura che genera paura: la paura di Pan ha provocato paura nel pastorello. Una paura così forte, con dei sintomi fisici così prepotenti che la sensazione è quella di morire.

L’attacco di panico è istinto e riconduce alla natura. L’attacco di panico arriva porta con sé un messaggio. Ci ricorda che dobbiamo dare spazio alla nostra natura fatta di desideri e bisogni. E si presenta irruentemente quando questo non avviene.

Tendenzialmente si presenta in situazioni inaspettate, tranquille, che nulla hanno a che fare con la paura. E questo da un certo punto di vista è utile, perché altrimenti non gli porremmo attenzione.

Pensate per un attimo se l’attacco di panico si presentasse in una situazione ansiogena. Probabilmente lo assoceremmo a quella stessa situazione e non daremo peso a ciò che accade, restando così insensibili al messaggio che porta.

E invece arriva in un momento tranquillo, mentre si sta guidando, passeggiando…e questo però porta con sé una conseguenza: la paura della paura. O meglio, la paura che possa verificarsi nuovamente.

E allora si attiva il meccanismo dell’evitamento. Si inizia così ad evitare la situazione in cui si è verificato e altre eventuali in cui si potrebbe verificare. E come potete immaginare, a causa di tutto ciò, la qualità della vita, ne risente enormemente.

Si entra quindi in un circolo vizioso, fatto di paura della paura, evitamento e catastrofizzazione di sintomi fisici che possano far pensare all’attacco di panico, come ad esempio cuore che batte velocemente.

Molte persone che hanno avuto più di un’esperienza dell’attacco di panico lo descrivono come un mostro che è entrato a far parte delle loro vite e questa descrizione ricorda sicuramente il Dio Pan, metà uomo e metà capra, abbandonato dai genitori per il suo aspetto terrificante e da grande divenuto abitante dei boschi dove però si sente solo e si diverte nello spaventare i viandanti. L’attacco di panico è l’incontro con Pan.

Per quanto aggressivo e destabilizzante l’attacco di panico sia, non è contro di noi, ma arriva per noi. Per riconnetterci alla nostra natura, per portare alla riflessione sui desideri e i bisogni inascoltati, sullo stress sperimentato e negato.

Come per l’ansia, anche per l’attacco di panico è importante capirne il significato.