Come si fa sesso?
Come si fa a raggiungere l’orgasmo?
È l’uomo che deve prendere l’iniziativa oppure è la donna?

Sono tutte domande che almeno una volta nella vita tutti ci siamo posti. Perché c’è sempre una fase della vita in cui il sesso è una novità. È qualcosa da imparare.

Si impara con l’esperienza si, ma anche con le risposte che si ricevono agli interrogativi riguardanti il sesso. Il problema è che non sempre si ricevono le giuste risposte ai propri dubbi oppure non arrivano da fonti, per così dire, accreditate.

Se si desidera fare una cheescake ma non si è capaci, si va su internet a vedere la ricetta. E magari si può ottenere una buonissima torta.
Se si vuole potare la pianta da soli, si guarda un tutorial su Youtube.
E se si vuole imparare qualcosa riguardo al sesso cosa si fa?
Nella maggior parte dei casi, si guarda il porno.

Lo scopo della pornografia però non è quello di educare, bensì, di indurre uno stato di eccitamento.
Serve ad eccitare sostanzialmente.

Ad oggi la forma di pornografia più utilizzata a quella dei video, o dei film, che, se fino pochi anni fa era difficile procurarsi, oggi invece con internet sono alla portata di tutti e disponibili in qualsiasi
momento.

Questo risulta essere un problema soprattutto in relazione ai giovani, a coloro i quali si approcciano per la prima volta alla sessualità.
Infatti, lasciando alla pornografia il compito di educare si corre il rischio che diventi l’unica insegnante, non avendo però i “requisiti” per farlo.

La pornografia infatti dovrebbe essere un prodotto che serve per intrattenere e accendere le fantasie di un pubblico che ha già la sua esperienza, una sua grammatica del sesso.

Non essendo previsto obbligatoriamente in Italia l’insegnamento dell’educazione all’affettività e alla sessualità, i giovani si trovano spesso spaesati di fronte alla sessualità. Ecco perché sarebbe auspicabile che si cominci a comprendere l’importanza di una buona educazione riguardante la sessualità. Questo aiuterebbe anche a far comprendere ai giovani che la pornografia non è realtà, ma intrattenimento.

I film porno vengono molto spesso percepiti come fossero documentari ovvero come uno specchio della realtà, quando invece sono a tutti gli effetti una forma di spettacolarizzazione della realtà. E questo non accade solo ai più giovani, ma anche agli adulti.

Insomma i film porno andrebbero interpretati come quelli dove ci sono i supereroi o personaggi che sono capaci di lanciarsi dal decimo piano di un palazzo senza farsi un graffio.
Possiamo identificarci con essi, empatizzare, ma poi siamo consapevoli che quella è tutta finzione e non ci sogneremmo mai di provare a vedere cosa accade lanciandosi dal decimo piano di un palazzo. Sembra tutto vero, ma siamo consapevoli che c’è un set, un regista, degli effetti speciali.

Questo tipo di consapevolezza però non c’è rispetto al porno. Ed allora si finisce per convincersi che la realtà sia quella, che quello che fa l’attore o l’attrice lo devo fare anche io.
Si finisce per pensare che la sessualità dei film porno sia la sessualità della vita vera. Si da per assodato che lo standard pornografico sia quello della vita di coppia. Ma non è così e questo conduce a non pochi problemi.

Pensiamo a tutte quella false credenze circa lo standard delle dimensione del pene, della durata di un rapporto sessuale, la necessaria presenza di un orgasmo o dello squirting.
Dal confronti con i porno attori inoltre si può andare incontro ad ansia da prestazione, perché si percepisce la sessualità come una performance e non come un’esperienza.
Non è raro inoltre che ci si dimentichi di quanto sia importante il corteggiamento, il flirt, il gioco e che la sessualità è tutta valida, non solo il sesso penetrativo.

Ma bada bene, la pornografia non è affatto un nemico, anzi, ricordi cosa ho detto circa la funzione della pornografia? Indurre eccitazione. Quindi può essere un valido aiuto per il singolo, ma anche per le coppie. Può anche ampliare l’immaginario erotico.
Ciò che fa la differenza è il modo di interpretarla, ovvero, riconoscendo che è spettacolo, e non una fedele rappresentazione della realtà.
È normale che ognuno abbiamo un ideale rispetto la sessualità, ma occorre tenere conto che non necessariamente è realizzabile.
Non si deve quindi confondere un ideale con un obiettivo da raggiungere, perché altrimenti il rischio che si corre è quello di rimanerne delusi.
Quindi fondamentalmente il nostro ideale di sessualità dovrebbe avere lo stesso obiettivo della pornografia: eccitare.

Sessualità fa rima con libertà, quindi non c’è modo migliore se non quello di viversela libera da sovrastrutture e false convinzioni circa gli standard da raggiungere.
Il sesso è un’esperienza, non una performance.