Il sesso dovrebbe essere un po’ come la pizza, piacere a tutti, invece non sempre è così.

Anzi, negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento dell’insoddisfazione sessuale.

A cosa è dovuto tutto ciò?

Andiamo subito al dunque, la sessualità spesso non viene vissuta in maniera soddisfacente perchè, nonostante sia qualcosa di naturale, divertente, piacevole, magico, pensieri, convinzioni, tabù impediscono di raggiungere un totale appagamento. Questi possono costituire dei veri e propri freni alla soddisfazione sessuale.

Nel mio lavoro posso vedere spesso come, il semplice parlare di sessualità crei imbarazzo, vergogna e questo accade perché l’educazione, così come aspetti socio-culturali, ci hanno portato a strutturare la convinzione che la sessualità sia un vizio, un qualcosa di “sporco” e trasgressivo, se agita non per fini procreativi. Sono convinzioni queste che hanno una lunga storia, arrivano da lontano, ma purtroppo sono ancora presenti ai giorni nostri.

Se è vero che per la sessualità canonica c’è maggior accettazione, non possiamo dirlo però per la sessualità che esce dagli schemi, quella non vanilla per intenderci. Vi è forte giudizio infatti verso questo tipo di sessualità e questo pesa su tutte le persone che si sentono più vicine alla sessualità kinky o al bdsm, ad esempio.

È da qui che nasce la paura di fare qualcosa di diverso, dal giudizio. Nonostante sia ormai obsoleto infatti, si utilizza ancora il termine perversioni, termine che ha una forte valenza giudicante.

Un altro grande problema che porta a non viversi in maniera soddisfacente la sessualità, è il fatto che in molti casi viene vissuta come una performance e non come un’esperienza.

Questo inevitabilmente porta a strutturare ansia da prestazione, che, in modi diversi, riguarda sia l’uomo che la donna. Se per l’uomo riguarda aspetti come dimensioni e durata, per la donna invece è collegata all’aspetto fisico, alle forme corporee.

L’ansia da prestazione non permette di perdere il controllo, di lasciarsi andare, elementi che sono fondamentali nella sessualità. L’ansia in questo caso è nemica perché inibisce, e porta con sé una serie di paure e preoccupazioni che innescano un circolo vizioso e conducono alcune persone ad abbandonare la sessualità perché diviene qualcosa di preoccupante, di temuto.

Altre volte la mancata di soddisfazione sessuale è determinata dalla comunicazione, o meglio, dalla mancanza di comunicazione con il partner. Per molte persone risulta difficile dire che cosa piace all’interno della sessualità, o al contrario, che cosa non piace. Dimenticandoci che non sempre l’altro può saperlo. Questo non permette di raggiungere il totale soddisfacimento. È come se mangiassimo una pizza con degli ingredienti che non gradiamo. Per quanto si può amare la pizza, non ci soddisferà mai. Invece la comunicazione che riguarda la sessualità, può aiutare a migliorare l’intimità…ma anche la relazione stessa.