Viviamo in un mondo a colori ed essi sono parte della nostra esistenza. Attribuiamo loro significati e ruoli.
Prendiamo ad esempio il matrimonio. Il vestito bianco della sposa è ormai considerato una regola, ma non è sempre stato così. Nel Medioevo la sposa vestiva con abiti sgargianti, impreziositi da pietre preziose ed ornamenti di ogni genere. Il mito del vestito da sposa rigorosamente bianco nacque nel 1840 con il matrimonio della Regina Vittoria d’Inghilterra.
Quando la nostra mente è piena di pensieri ed emozioni discordanti, è difficile fare qualunque cosa in maniera consapevole ed efficace, ma soprattutto, senza un continuo rimuginio successivo.
Pensiamo però alle culture non Occidentali. Per loro, il bianco, è il colore del lutto. Questo indica la variabilità di significati che il colore può assumere in base alla cultura di riferimento.
Se ti chiedessi di indicarmi i colori che ti ricordano l’India, immagino che il primo pensiero sarebbe quello di un tripudio di colori che va dal rosso, al fuxia, al verde. Mentre l’Europa, ma il mondo occidentale in generale, viene accostato a tonalità più di tipo pastello.
Tutto questo per sottolineare come i colori ed i suoi significati siano variabili da cultura a cultura e questo è importante soprattutto in un campo: quello del marketing.
Quando si lancia un nuovo prodotto infatti, oltre alle caratteristiche specifiche, è fondamentale la sua presentazione, che è data dal logo e dal packaging. Inutile dire che nella creazione di questi elementi, la scelta del colore è di primaria importanza. Per rendere efficace logo e packaging occorre tenere conto del target a cui ci riferiamo. Inoltre ricordiamoci che diverse tonalità e diversi colori inviano al consumatore, segnali totalmente differenti e attivano emozioni totalmente diverse… perché si, emozioni e colori, sono strettamente collegati. Le parole passano in secondo piano rispetto alle immagini e ai colori, perché hanno una maggiore forza evocativa.
Immagino che ti starai domandando: “Cosa c’entra la psicologia con tutto questo?” C’entra, eccome se c’entra. Per “essere scelti” dal cliente, occorre attrarlo, e per far si che questo accada, occorre conoscere la sua mente, oltre al significato dei colori.
Ricordi cos’ho detto prima? Ogni colore suscita un’emozione. In principio è importante quindi decidere quali sensazioni si vogliono suscitare nel cliente e poi scegliere l’accostamento di colori e l’immagine che meglio può riuscire nell’obiettivo.
Per fare qualche esempio: il blu scuro induce stati emotivi di tipo ansioso o depressivo. Non è un caso se in inglese l’espressione “i feel blue” si utilizza per comunicare la propria tristezza. E ancora…se ti è capitato di vedere il film “inside out” la tristezza era proprio rappresentata da un personaggio di colore blu. Al contrario il giallo induce felicità e serenità.
La psicologia diviene un valido aiuto al marketing per assolvere all’obiettivo di riconoscibilità del brand, ovvero la capacità di associare o identificare un prodotto dal marchio.
Da molte ricerche è emerso che ciò che aumenta la riconoscibilità del brand è proprio il colore. Occorre quindi trovare la formula vincente, quella che quando il consumatore pensa al prodotto, lo identifichi con un determinato brand. Solo in questo modo potrà ricordarsi di te e del tuo prodotto. Come fare? Molto semplice! Anzi, no, non è affatto semplice…ma si può fare. Prima di tutto, identifica i valori aziendali e del prodotto, e scegli i colori che meglio si adattano. Se per esempio la tua azienda commercializza prodotti biologici, orientarsi su colori pastello o sul verde potrebbe essere una strategia vincente. Inoltre, se possibile, meglio evitare colori o accostamenti di essi già utilizzati dalla concorrenza. Ricorda, riconoscibilità significa unicità.
Occorre poi essere coerenti nel riproporre i colori scelti. Questo significa che, occorre fare in modo che l’imballo, il negozio fisico, il sito web, abbiano colori uguali o simili in modo da creare una linearità.
Per concludere, come avrai capito, i colori hanno un forte impatto sul comportamento di acquisto.Se il consumatore è alla ricerca di un prodotto con specifiche caratteristiche, la sua attenzione sarà attirata da colori che evocano quelle stesse qualità. Per esempio la freschezza di un dentifricio viene richiamata dal bianco, dal celeste o dal verde.Ricordati che il consumatore ha 90 secondi per farsi un’idea del prodotto, ed in questo processo, i colori, svolgono un ruolo fondamentale.