Avere relazioni dove l’altro è indisponibile o, non completamente magari perché già impegnato. Fare di tutto per conquistare qualcuno e poi quando accade, non volerlo più.
Sono aspetti che hanno un comune denominatore: la paura dell’intimità.
Si potrebbe desiderare fortemente una relazione, e al tempo stesso averne paura. Perché essere intimi con qualcuno significa entrare in forte connessione con l’altro, sentirsi al sicuro e a proprio agio in una relazione.
Essere intimi con qualcuno significa condividere i propri sentimenti, pensieri ed emozioni. Significa fidarsi dell’altro. E tutto questo per alcuni, potrebbe essere vissuto come qualcosa di pericoloso.
So che potrebbe sembrare paradossale perché in fondo avere intimità con il partner porta a vivere una relazione appagante e nutriente, dove potersi sentire accolti, ascoltati, compresi e desiderati. In una relazione con queste caratteristiche ci si può sentire liberi di mostrarsi per quello che si è.
Tutto questo sembra assolutamente bello/bellissimo, allora perché si ha paura dell’intimità?
Generalmente la persona che ha paura dell’intimità è colei che non riesce a lasciarsi andare, a perdere il controllo, a fidarsi ed affidarsi. Entrare in intimità prevede infatti anche mostrare le proprie vulnerabilità e insicurezze. La persona che ha paura dell’intimità non è disposta a fare questo. Quindi oltre a non farsi conoscere, non può conoscere l’altro in modo autentico.
La persona che ha paura dell’intimità percepisce le relazioni come un rischio e per questo motivo quando entrano in relazione sono guardinghe, e comunque rimangono sempre in superficie. Senza andare in profondità. Inevitabilmente questo si traduce nel vivere relazioni asettiche, non soddisfacenti che confermeranno le convinzioni di base , cioè che è meglio non fidarsi dell’altro o lasciarsi andare.
La paura dell’intimità è in realtà la paura di qualcos’altro, ad esempio la paura di essere abbandonati o feriti, la paura di mostrarsi per quel che si è. Questa è una paura che deriva dalla storia di vita della persona, in particolare dalla sua infanzia. Pensiamo ad esempio a quelle persone che hanno strutturato uno stile di attaccamento di tipo evitante.
Due delle dinamiche che sono alla base della paura dell’intimità sono:
- Evitamento: Magari per quelle persone che nella propria storia hanno sperimentato le relazioni come qualcosa di incerto, insicuro. Che hanno sperimentato il distacco emotivo fin dall’infanzia e di conseguenza il rifiuto, quindi imparano ad essere emotivamente indipendenti e a tenere lontana l’intimità, come una forma di difesa per evitare il dolore. Ed allora si vivono le relazioni, ma in maniera superficiale, senza andare in profondità.
- Non sentirsi abbastanza: A volte inoltre capita che le persone si servano dell’altro, per sentirsi amati, scelti, desiderati. Ma non per creare una vera e propria relazione. In questi casi spesso, c’è un’idea profonda di non valere abbastanza. Questa sensazione conduce inevitabilmente alla paura di mostrarsi per ciò che si è, per paura che l’altro possa scoprire “la fregatura”.